MARRONS GLACÉ ***



tempo di preparazione 120’ / tempo di cottura 60’ + 2 giorni di “cure”


Per anni abbiamo cercato una ricetta valida meno dispersiva … non c’è verso: occorrono due buoni giorni! Se sapete dove trovare delle castagne davvero belle e fresche (quelle lucide e grandi) con questa preparazione riuscirete ad avere dei marrons glacé (per lo più trucioli …) a livello di rara eccellenza!

 
 


Ingredienti - Castagne grandi, lucide e fresche. Latte, una bustina di vaniglina (per due kili di castagne, se ne fate meno frazionatela), zucchero (la dose dipende dalla dimensione del vostro tegame come precisato sotto).


Attrezzatura particolare: occorre costruirsi una griglia in ferro zincato (con due impugnature per maneggiarla con facilità, vedi foto) con maglia quadrata da 1 cm.  (anche più fitta per le briciole) che vada giusta in un vostro tegame basso e largo (non è difficile: comperate dal ferramenta un quadratino di rete metallica zincata più largo del tegame di 10 cm., piegatela con facilità a mano o con l’aiuto di un paio di pinze e lasciate sporgere due angoli opposti - i manici - tagliate gli altri due con le pinze (meglio un tronchesino) … mmmhhh … oppure rivolgetevi a me se abitate vicino o ad amici bricoleur portando il tegame che utilizzerete!). Noi ne abbiamo ben tre, una con maglia più fine.


Preparazione - Prima di tutto mettete le castagne in abbondante acqua fredda: quelle che vengono a galla sono guaste e vanno buttate! A quelle rimaste (l’acqua potete buttarla … serviva solo per una prima verifica, come detto) togliete la buccia esterna (da crude) con l’aiuto di un coltellino, mettetele in una pentola coperte abbondantemente di latte, fate bollire 15’ e prendete man mano quelle che lavorate dal latte con una schiumarola. Lasciatele intiepidire e togliete con estrema cura la pellicina interna, che butterete (è un lavoro noioso e si fa meglio con le castagne ancora quasi calde e, soprattutto, dice Marina, con buoni occhi e buona luce … Marina avvisa anche che i marroni hanno una pellina più facile da togliere di tutte le altre qualità di castagne!) e, nel pelarle, verificate che non ci siano altre guaste (le castagne che si romperanno in questa operazione diventeranno dei gustosissimi trucioli di marron glacé). Rimettetele nel latte aggiungendo una bustina di vaniglina e fatele cuocere ancora circa 45’  (meglio non troppo o si disferanno, se troppo poco saranno marrons glacé un po’ troppo duri, ma dipende molto dal tipo di castagna). Scolatele e lasciatele raffreddare.

Preparate in un tegame largo e basso un “bagnetto” profondo circa 3 o 4 cm. di acqua e zucchero in pari quantità e portatelo a ebollizione dolce per 5’. A questo punto è tutto pronto: immergete  il cestello (la mirabile opera artigianale che vi ho invitati a costruire) con dentro le castagne (devono tutte trovarsi immerse nell’acqua e zucchero!), lasciate bollire piano per un minuto (massimo due), togliete il cestello, scolando al meglio le castagne, e ponetelo su un piatto a raffreddare e riposare per 3 o 4 ore. Ripetete queste operazioni con il cestello per due giorni completi (raccogliendo spesso con un colino o una schiumarola i pezzetti usciti dalle griglie e riversandoli sui trucioli in lavorazione, rabboccando eventualmente solo acqua (niente zucchero!), ma cercate di non eccedere nel diluirlo - purché i marroni restino sempre totalmente a bagno - alla fine utilizzerete il liquido piuttosto denso e zuccheroso per tenere umidi trucioli ed in parte anche i marroni rimasti interi, ben pochi!). Sia le castagne nella griglia che l’acqua/zucchero nel tegame vanno tenuti, negli intervalli, coperti al riparo da insetti.

 … si, la notte potete riposare e lasciar perdere le castagne!


In tavola - Siete finalmente i felici possessori dei migliori marrons glacé al mondo (teneteli in frigo nel loro bagnetto, come detto). Per noi il top è mangiare i “trucioli” con della panna liquida fredda. Dobbiamo anche ammettere che la nostra golosità ci ha portati, visto che a fine inverno in giardino abbiamo molte violette selvatiche profumate, a tentare di fare anche le mitiche violette zuccherate che un tempo i pasticcieri di grande tradizione davano assieme ai marrons glacé (oggi danno dei surrogati!) … ma abbiamo sempre fallito sotto l’aspetto estetico, sebbene quei “grumetti violacei” fossero più che soddisfacenti al gusto!


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Consultate il sommario per trovare un'idea!

Ma permetteteci di  suggerirvi  almeno alcune ricette davvero molto buone, poco note e da non perdere!

tempo di preparazione 5’ / tempo di cottura 5’
Se avete fatto un bollito e vi avanza un buon brodo potete trasformarlo in una straordinaria squisita degustazione in apertura di pasto adatta alla stagione autunno/inverno!

tempo di preparazione 15’ / tempo di cottura 25’
La focaccia è un boccone appetitosissimo! … e scordatevi la leggenda metropolitana che viene così buona solo in Liguria perché hanno un’acqua particolare … mia moglie è ligure e la fa buonissima in qualsiasi parte del mondo! … e se non bastasse: avrete ben notato che altri al mondo la fanno squisita mentre troppi in Liguria ormai la fanno così così!

tempo di preparazione 45’ / tempo di cottura 20’
Il fegato non mi piace, come a molti. Ma questo paté … lo adoro: su pane tostato o su pezzetti di focaccia genovese (di mia moglie!). Eppure mantiene una parte del gusto del fegato, ma in un contesto che lo trasforma in una delizia!

tempo di preparazione 20’ / tempo di cottura 45’ (ma seguiteli bene: è molto variabile!)
E’ una ricetta antica, ottima e modernissima! Sono migliori se lasciati riposare almeno un giorno o due!

tempo di preparazione 15’ / tempo di cottura 25’ (zucchini) + 10’ (pasta)
Una preparazione gustosa ed inattesa … da chef! Se non la conoscevate provatela: la farete spesso.

tempo di preparazione 30’ / tempo di cottura 18’
Gran bella ricetta che abbiamo perfezionato nel tempo grazie a suggerimenti molto professionali … ora è stabile da una ventina d’anni! (Per noi migliore e più “giusta” del classico risotto alla marinara: l’ampia gamma di “pescato” la preferiamo nella zuppa di pesce!).

tempo di preparazione 15’ / tempo di cottura 18’
Un piatto antico e meno noto, squisito, facile!

tempo di preparazione 5’ / tempo di cottura 0
Un piatto squisito ed inatteso (se non siete piemontesi): facile da fare, da servire e da mangiare! Servire sempre fresca, non conservare.

preparazione 60’ + 15’ (per l’approntamento sul piatto di servizio!)/ tempo di cottura 15’ + 75’
Preparazione squisita, risulta una carne morbida, umida e appetitosamente profumata: straordinaria! Da riservare a pochi intimi per la sua complessità, ma non mancate assolutamente di provarla.

tempo di preparazione 10’ / tempo di cottura 10’
Marco è una persona squisita con la quale ho avuto il piacere di lavorare, ed anche Silvia. Verso l’una, l’una e mezza, c’era un po’ più di calma in ufficio e con Silvia parlavamo di  cibo (vedi “risotto al rosmarino di Silvia”) … da dietro quelle mezze pareti giunse la voce garbata e spiritosa di Marco che ci propose questa sua ricetta di grande effetto! Chissà mai se capiterà loro di leggere queste pagine … non sono riuscito a rintracciarli, mi farebbe piacere risentirli.

tempo di preparazione 20’ / tempo di cottura 30’
Il roastbeef è un piatto squisito … questo variante è spettacolosa!

tempo di preparazione 60’ / tempo di cottura 25’ + 5’ + 10’
Una torta abbastanza facile, elegante e tra le migliori in assoluto!

tempo di preparazione 30’ / tempo di cottura 0
Una preparazione gustosissima e molto apprezzata dagli ospiti, ancor più dopo una cena “pesante”! Basilare per il suo successo la scelta delle mele (mai farinose o troppo mature, ma dolci ed appena asprigne! Le Golden ancora verdi o, in subordine, le rosse Gala). In frigo durano diversi giorni.

tempo di preparazione 10’ / tempo di cottura 40’
Facile, splendida e salutare per dei bimbi a merenda con il latte freddo o cioccolata calda! Ma anche gli adulti, se ne assaggiano un pezzetto … non si fermano più.


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