11 - PIAN DELLA GARDETTA


Situazione - 44.3885 / 7.0682 - L’altopiano della Gardetta (circa 2.200 / 2.500 mt.) è un ampio catino prativo meraviglioso e vario dominato dalla Rocca la Meja (un affioramento dolomitico imponente che si può salire in un paio d’ore) ed in posizione centrale dal Becco Nero (un cono di origine vulcanica di roccia nera contrastante con la natura dei luoghi ed attraversato da parte a parte dal tunnel di un bunker con due piccoli laghetti alla base).
Due punti di appoggio (sul lato occidentale): l’agriturismo vicino al colle di Preit ed il rif. Gardetta sui piani più ad ovest, molti altri sulle vie di accesso dalle tre valli circostanti..
Alcune splendide escursioni facili o di media difficoltà e molte belle soluzioni per la sosta di un camper (ma attualmente ai piani della Gardetta non si può arrivare in camper perchè tutte le vie di accesso sono vietate loro ...! Comunque la sola via abbastanza facile sarebbe dalla val Grana: buona fino al santuario, poi c'è il divieto, che alcuni ignorano, un breve tratto stretto in mezza costa, e poi strada buona fino al colle d'Esischie) o per sistemare una tendina.
Escursioni suggerite – La salita alla Rocca la Meja (possibilità di neve sulla cresta finale ancora ad inizio estate): dal laghetto ad ovest del Becco Nero si sale il cono di detriti alla base delle pareti di roccia. Di qui si svolta a destra in diagonale per una cengia (vent'anni fa questa cengia era elementare, oggi alcune frane hanno reso infido questo passaggio che rimane per escursionisti esperti (un tempo avevamo portato in vetta senza problemi nè pericoli figli e nipoti di 5 e 8 anni!) fino ad arrivare al colletto dove si svolta a sinistra per la cresta che porta in vetta (non temete quest’ultima cresta in realtà è tutta fra due alte spallette di roccia e non presenta particolari problemi anche se occorre “mettere giù le mani”!). Due corde fisse: all'attacco della cengia in cima al ghiaione e quasi in vetta sulla cresta finale. Panorama straordinario! Vi sembrerà di avere scalato un picco inviolabile. Discesa per la stessa via.
L’anello del Monte Bert (5 o 6 ore circa): meglio partire dal ponte delle grange Selvest sopra Preit di Canosio (Alle grange si arriva in camper, sebbene strettino e salvo divieti recenti ... di qui in poi invece c'è il divieto ai camper. Periodo consigliato: giugno, per godere dell’impressionante fioritura dei rododendri nella conca che precede il lago Nero). Attraversate il ponte e svoltate a sinistra seguendo la sterrata che progressivamente sale ed aggira il monte. Completato un semicerchio trovate un bivio a destra per le grange Chiacarloso, da questa bellissima conca svoltate in salita verso sud ed in due balze raggiungete lo splendido lago Nero, salite ancora i prati verso sud fino ad un altro basso specchio d’acqua, di qui svoltate ad ovest sotto le pareti della Rocca la Meja fino ad affacciarvi ad un colletto su Pian della Gardetta, ora potete ritornare alla partenza o passando dall’agriturismo e poi per la strada asfaltata oppure rientrando dal colletto e scendendo un sentiero tra i larici (dalle grange Culausa diventa uno stradino).
Suggeriamo anche, se volete solo fare pochi passi, la salita al monte Omo o al monte Bodoira, a sud dell’altopiano (zona centrale), raggiungibili per prati senza troppa fatica dalla strada e con gran bei panorami! O anche lo stesso Becco Nero ed i suoi bunker.
O, con qualche passo in più, il monte Viridio dal colle Fauniera (estremo est: splendida passeggiata con poco dislivello e molte stelle alpine), oppure, all'estremo opposto, verso ovest, dal passo della Gardetta una passeggiata al colle di Rocca Brancia ed i suoi bunker (portate delle pile per i bunker!).

Curioso ... non vi abbiamo parlato del giro della Rocca la Meja! Ma personalmente trovo più valide le singole passeggiate suggerite ... spero perdonerete!

Per arrivare - Si raggiunge da tre valli:
-          dalla valle Maira (piuttosto stretta e tortuosa) si svolta a sinistra a Ponte Maira e poi, al bivio di Vernetti, se girate a destra passate Canosio, Preit e raggiungete le grange Selvest (punto di partenza della gita descritta sopra). Di qui la strada prosegue ed arriva al colle Preit, ma è vietato quest’ultimo tratto ai camper (cartelli illeciti? Come in altre parti della valle! Manca ogni indicazione di legge sul retro e non sono previste invece restrizioni per mezzi  anche più ingombranti …! Ma nel luglio 2014 questi cartelli non li abbiamo più ritrovati …  Per non parlare di altri “minacciosi” cartelli che danno il benvenuto al turista, ma lo avvisano che i pastori qui hanno cani pericolosi … scrivono di non preoccuparsi: basta camminare tranquilli sul sentiero, tenere i propri cani al guinzaglio … ma invece alcuni pastori alle grange poco sopra ci hanno malamente invitati a tornare indietro! Morale: deve essere una valle difficile da amministrare bene … ed i buoni amministratori sono rari!). Oppure se dal bivio di Vernetti salite a sinistra arrivate con una bellissima strada strettina al colle d’Esischie (dove arriva anche la strada dalla valle Grana), ma anche questa ora è vietata ai camper...
-          Dalla valle Grana: la risalite tutta, giunti al santuario di San Magno (servizi di foresteria e fontane d’acqua) imboccate un tratto di mezza costa più stretto di 500 metri (cercate di vedere oltre se c’è traffico!) e risalite ancora fino al colle d’Esischie: l'unica salita relativamente agevole per un camper , ma ora hanno messo un cartello di divieto per i camper dal santuario ...
-          Dalla valle Stura: prendete dalla piazza, dopo la strettoia, di Demonte la strada del vallone dell’Arma alla vostra destra. La risalite tutta ed arrivate al colle Valcavera (anche qui c’è un divieto di transito ai camper circa a metà salita ed in effetti è una strada molto stretta : in discesa ci sono due tratti a senso unico non asfaltati!).


Una strada sterrata (molto brutta nella zona ovest, speriamo la sistemino come un tempo!) collega sul lato sud della conca della Gardetta tutti questi colli (il transito ai camper non è consentito ed in effetti ci sono strettoie davvero rischiose nella zona  dopo il colle Faunera: abbiamo visto qualche camper piccolo sfidare il divieto e sistemarsi più avanti verso il colle Margherina di fronte alla Rocca la Meja.
I camper grandi possono sostare al colle d'esischie o poco oltre come suggerito nella foto qui sotto). I veicoli normali si possono muovere abbastanza bene fino al colle Margherina, oltre ormai va bene solo ai 4x4.

Salendo dalla valle Maira per Canosio raggiungete il colle Preit su asfalto, poi una brutta sterrata vi consente di proseguire fino all'incrocio verso il rifugio Gardetta.

Al sabato, domenica e festivi il transito è vietato nella parte alta del vallone dell'arma e sulla strada in quota (colle Faunera verso colle Preit).
Sono divieti assai logici ...! E' tutta un'area di strade davvero strette, ma bellissime! Organizzatevi per i giorni feriali fuori stagione: vi piacerà moltissimo!

Tutta questa zona offre anche mille splendide soluzioni per una notte in tenda, ma ricordate che siete ad una quota notevole: di notte può fare decisamente freddo!

Qui sotto la rocca la Meja e l'itinerario di salita, sullo sfondo a sinistra il colle Gardetta.

La sera precedente eravamo in tenda alla base della Rocca

 Questa è la cresta finale tra due spallette ... sembra ripida, ma è un effetto eccessivo della foto! Si sale agevolmente mettendo giù le mani.
Dalla vetta verso nord il Monviso


Verso sud
 Il colle Margherina, ai piedi del Becco nero, di fronte a Rocca la Meja, con ottima vista sulla conca e sul colle della Gardetta (che vedete là in fondo).
 Le caserme della Bandia un ottimo punto di sosta (anche notturna o in caso di maltempo improvviso).
 Qui sotto la sterrata (per ora discreta) per il colle Margherina, poco oltre.

Dal colle Fauniera uno sguardo verso nord: a sinistra la valle che scende verso Ponte Marmora, a destra quella che scende a Castelmagno e Pradleves. Nel circoletto rosso il punto più avanzato di sosta per un camper "grande" (saranno 500 metri dopo il colle di Esischie).

La zona di partenza per il giro del monte Bert


In quest'occasione siamo saliti dalla via suggerita per il ritorno: sullo sfondo il colle della Gardetta (a destra)


Il lago Nero


Il piccolo laghetto superiore ed il Monviso sullo sfondo